IMPIANTI DENTALI SENZA OSSO

IMPLANTOLOGIA DENTALE PER CASI COMPLESSI

Implantologia ricostruttiva

QUALI SONO I CASI COMPLESSI?

Per casi complessi, dal punto di vista operatorio, si intendono tutti quegli interventi dove la qualità e la quantità di osso è scarsa e rende difficile l’inserimento degli impianti.

Vi sono però anche condizioni di salute generale che rendono complesso ogni tipo di intervento per i pazienti con:

problemi cardiaci
problemi di coagulazione
patologie sistemiche importanti che portano a maggior rischio di complicanze sia durante sia dopo la chirurgia.

L’anestesista visita tutti prima di ogni intervento, poi, una volta studiato il caso, fornisce la terapia opportuna da seguire prima e dopo l’intervento chirurgico e assiste i pazienti durante l’intervento stesso.

PARADONTITE E PARAFUNZIONE

Condizioni locali della bocca che possono mettere a rischio il successo degli impianti.

La parodontite è la malattia che colpisce i tessuti di supporto del dente. In genere, nella bocca di tali pazienti vi è una ridotta quantità ossea e in caso di inserimento implantare vi è il rischio di fallimento per riassorbimento dell’osso stesso intorno all’impianto (perimplantite). I pazienti con parodontite vengono preventivamente trattati con terapia di igiene, levigatura radicolare ed eventuale chirurgia parodontale per arrestare la malattia in modo che possano trovarsi nelle condizioni ottimali al momento dell’inserimento degli impianti.
La parafunzione, ad esempio il serramento o il digrignamento dentale, è un fattore di rischio, a causa dell’esagerato e inadeguato carico masticatorio esercitato sugli impianti con possibile riassorbimento osseo. I pazienti vengono trattati con l’utilizzo del bite o altre mascherine protettive, in modo che la parafunzione sia ridotta o addirittura annullata.

Per noi è importante ascoltare il paziente e individuare le esigenze specifiche prima dell’intervento.

CASI DIFFICILI CON PAZIENTI CHE NON HANNO OSSO

La mancanza di osso si verifica in seguito ad un riassorbimento, causato nella maggior parte dei casi da infezioni ai denti o alle gengive (ascessi, parodontite) o in seguito ad estrazioni dentarie pregresse (atrofia da disuso).

Si possono avere i denti fissi anche con poco osso.

Le strategie più utilizzate per superare le gravi atrofie sono:

l’utilizzo di impianti inclinati (tilted implants)
l’utilizzo di impianti corti (super short implants)
la rigenerazione ossea

È facile demoralizzarsi dopo esperienze negative, perché nasce la convinzione di non poter più avere denti fissi. L’esperienza e la tecnologia dello Studio Albe 3D Dental vengono in aiuto, permettendo di risolvere anche le situazioni più complicate.

COSA È UNA RIGENERAZIONE OSSEA?

La rigenerazione ossea è una procedura chirurgica che permette di ricostruire o indurre la nuova formazione di osso, laddove non ve ne sia a sufficienza per l’inserimento di un impianto dentale.
Il Dott. Alberghini valuta l’entità del problema, dopo lo studio della TAC, e informa il paziente sul tipo di intervento necessario, sulle procedure chirurgiche da adottare e sui materiali che possono essere utilizzati, spiegando il corso dell’operazione e le tempistiche terapeutiche e riabilitative.

Per questo tipo di interventi, il Dott. Marchesi si serve di biomateriali, ma anche di innesti provenienti dal paziente stesso.
L’osso viene rigenerato con membrane in collagene ed osso sintetico oppure con materiale prelevato da altre zone donatrici intra od extra orali e posizionato nelle zone mancanti, dove successivamente andiamo ad inserire gli impianti.

Tra i vari interventi di rigenerazione, particolare è il piccolo o grande rialzo di seno mascellare, che permette il posizionamento contestuale o successivo di impianti dentari.

Il post-operatorio prevede l’utilizzo di antidolorifici prescritti dal Dott. Alberghini per controllare con facilità la sensazione di indolenzimento che si può avvertire nella zona interessata dall’intervento.
Anche il gonfiore è previsto e in alcuni casi possono comparire degli ematomi anche in terza giornata post-intervento che poi regrediscono in circa una settimana. I tempi di rigenerazione ossea possono variare da 4 a 9 mesi, a seconda dell’intervento.